"Arte e societ\ue0 . Il pubblico dell'arte contemporanea"

Quando si parla di arte contemporanea si entra in un labirinto di significati nel quale \ue8 difficile orientarsi. La genericit\ue0 che spesso la avvolge porta l'arte contemporanea ad essere contrapposta all'arte che "si capiva" e che, quindi, "piaceva", perch\ue9 il pubblico sa dare un significato alle opere del passato, ma davanti alla novit\ue0 si trova disorientato. Emerge quindi la necessit\ue0 di mettere in atto politiche culturali che portino l'arte verso il fruitore, che gli permettano di vedere opere che non sono nei musei della propria citt\ue0; il pubblico risponde con l'attivazione della curiosit\ue0 di vedere e di conoscere: solo guardando o ascoltando si "addomestica" quanto \ue8 sconosciuto, si va incontro all'artista, si seleziona attraverso categorie che non sono pi\uf9 definibili come gusto. Oggi, nonostante la diffusa frammentazione dei linguaggi, pare conclusa l'era del conflitto tra arte e societ\ue0 anche se rimane il rischio della reciproca indifferenza che pu\uf2 separare l'arte dal pubblico. Il volume cerca di costruire attorno all'arte contemporanea una cornice che ne renda accessibile, almeno in parte, il contenuto e che permetta di trovare una via per comprendere. Offre, inoltre, alcuni scorci della situazione dell'arte contemporanea, della posizione del fruitore di diverse arti (pittura, architettura, musica e gioielleria), ma anche di eventi culturali di varia natura. Sono messe in rilievo teorie sulla fruizione, ma anche sulla creativit\ue0, termine quest'ultimo messo in crisi dalla disomogeneit\ue0 della societ\ue0 contemporanea: si ritrova nella mimesi la scintilla della creativit\ue0 stessa. Oltre alle teorie vengono presentate alcune ricerche che servono a sottolineare la produttivit\ue0 della teoria stessa